Colonscopia di Sorveglianza

Timing of colonoscopy for preventing colorectal K after polypectomy.

E’ noto che Il cancro colo-rettale origina in oltre il 90% dei casi da un precursore locale benigno: l’adenoma o polipo adenomatoso. La colonscopia di sorveglianza eseguita come follow-up dopo la polipectomia realizzata durante una colonscopia basale riveste, a patto che quest’ultima sia stata espletata in maniera completa e con adeguata pulizia intestinale, un ruolo importante nella prevenzione del cancro colo-rettale. Tale esame però non è scevro da complicanze (es. perforazione o emorragia post-polipectomia) e comporta un impegno di personale e spese sanitarie non indifferenti. Ne deriva che la colonscopia di sorveglianza deve essere riservata ai pazienti in cui realmente ci può essere un beneficio. Per questo motivo il Parlamento Europeo ha elaborato ed emanato delle linee guida (European guidelines for quality assurance in colorectal cancer screening and diagnosis, 2010 - Atkin WS et al. 2010) che, in base al numero ed alle caratteristiche dei polipi asportati alla prima colonscopia, stabiliscono il timing del successivo controllo endoscopico, stratificando i pazienti in 3 classi di rischio:

- Basso rischio se 1-2 adenomi, < 10 mm, tubulari e con displasia a basso grado.

- Rischio intermedio se 3-4 adenomi o almeno 1 tra i 10 e i 20 mm; villosi o con displasia di alto grado.

- Alto rischio (controllo a 1 anno) se 5 o più adenomi inferiori ai 10 mm o almeno uno uguale o > ai 20 mm.

Questa applicazione, in seguito alla specifica del numero e caratteristiche dei polipi asportati, indica la classe di rischio e quando eseguire la colonscopia di sorveglianza.